Il momento giusto per iniziare a fare musica

27 Ottobre 2022

 

Sì, esiste una fase della nostra vita in cui sarebbe davvero il momento giusto per iniziare a fare musica e questa fase corrisponde sicuramente ai nostri primi mesi di vita (o, per meglio dire, anche ai mesi che precedono la nostra nascita).

 

Siamo abituati troppo spesso a pensare l’educazione musicale come una materia “scolastica”, o come un passatempo divertente da far fare ai nostri figli. Bene, entrambe le cose sono vere.

Ora però, per un secondo, discostiamoci dall’ idea di musica come materia e pensiamo ad essa non come ad una serie di nozioni (le note, gli strumenti, la storia della musica, il flauto dolce…) ma come ad una forma di comunicazione, relazione e ascolto, come ad un ambiente entro il quale muoversi, stare, trovare il proprio posto, entrare in relazione.

 

La musica è anche questo, anzi, è soprattutto questo. Un bambino che impara a parlare dicendo le prime parole non si preoccupa di pronunciare bene le sillabe o di mettere tutti gli accenti al posto giusto, questo perché sta esplorando il linguaggio e pian piano con i suoi tempi (e anche grazie al supporto dei grandi) imparerà dagli errori.
Il linguaggio è prima di tutto un’esplorazione fisica per il bambino, produce delle lallazioni e si diverte nel ripetere tantissime volte un solo e unico suono perché ha compreso come può realizzarlo usando la bocca o la lingua, oppure perché ne ha sentito il suono da mamma o papà e vuole imitare quello che ha ascoltato.

Lo stesso, se ci pensi, vale per il movimento: i bambini si muovono tantissimo: fin da piccolissimi muoviamo mani e piedi, rotoliamo, gattoniamo, ci spostiamo e via via raggiungiamo sempre più competenze motorie.

 

Anche per la musica succede esattamente questo: se il bambino fin da piccolissimo “ha a che fare “ con la musica e familiarizza con essa, crescerà con la consapevolezza di un “ambiente musicale”, al contrario (ed è ciò che è accaduto alla maggior parte di noi adulti) senza “masticare” il linguaggio musicale in tutta la sua complessità si ritroverà probabilmente alla fine della scuola primaria (se va bene) o alla scuola secondaria di primo grado a dover imparare uno strumento senza conoscerne il senso, a ripassare nomi di autori deceduti da chissà quale secolo senza trovarci un nesso con la musica odierna, non noterà quanto può essere una “persona musicale”.

Per persona musicale non intendiamo affatto essere un musicista né un esperto di musica ma semplicemente essere una persona in grado di ascoltare, condividere ed emozionarsi: con la musica la persona vive su di sé la scansione del tempo, il sapersi muovere all’interno di uno spazio condiviso, il rispetto di se stesso, del proprio ruolo e di quello degli altri.

 

Chi può diventare una “persona musicale”?

Tutti. La musica è quel mondo universale che non ha bisogno di parole al quale può accedere chiunque, piccoli e grandi. Per i piccoli il fatto di poter da subito cominciare a fare musica è un’occasione davvero preziosa anzi, preziosissima. E poi ricordiamoci che la musica è con noi sin dalla vita prenatale, perché l’ambiente nel quale abbiamo vissuto nei 9 mesi di attesa non è altro che un universo di suono e movimento; il senso del fare musica per i neonati piccolissimi è anche poter permettere loro di ritrovare questo ambiente familiare dei mesi d’attesa.

 

Per questo motivo, uno dei nostri maggiori obiettivi è quello di rendere ogni mamma e papà sempre più consapevole del ruolo della musica nella vita delle persone e in particolare dei più piccoli. Se vuoi approfondire il nostro pensiero e tutto ciò che sta dietro ad una lezione di musica, ascolta il nostro podcast “Genitori consapevoli a tu per tu con la musica”, lo trovi qui.

PraticaMenteMusica

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Siamo Alessia e Cristina e a PraticaMenteMusica incontriamo le persone attraverso il linguaggio musicale. Quando abbiamo creato PraticaMenteMusica, abbiamo pensato ad una scuola diversa dalle altre, uno spazio in cui è possibile evolvere personalmente attraverso la musica. Leggi di più

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