Ti sei mai imbattuto in una musica proveniente da un posto lontano trovandola difficile da seguire oppure un po’ strana? Non sei il solo.
La musica a volte fa questo effetto ed è esito della nostra acculturazione musicale. A meno che una cultura tu non l’abbia vissuta fino in fondo, non l’abbia assaporata pienamente, la musica degli altri popoli, soprattutto quelli molto distanti da noi, a volte ci suona come se fosse un alieno sulla terra.
È una sensazione molto comune perché non ne siamo abituati, perché non è un suono familiare. Sta tutto qui, nella familiarità. Il nostro approccio all’educazione musicale a partire dall’età neonatale si fonda molto su questo aspetto: la familiarità.
Quando vuoi imparare una ricetta che non hai mai sperimentato prepari gli ingredienti, ne pesi la quantità, sfogli il tuo libro di cucina e poi provi ad eseguire un passaggio dopo l’altro. La prima volta sarà un tentativo, la seconda volta anche, la terza volta acquisterai una sicurezza maggiore, e le volte successive ancora di più, fino a quando ne diventerai esperto.
È la familiarità dei passaggi che ti porta a diventare un esperto di quella ricetta. Lo stesso funziona con la musica. L’educazione musicale, almeno come la vediamo noi, porta i bambini alla scoperta di nuovi mondi musicali: più i bimbi hanno la possibilità da subito di ascoltare musica varia, più la musica per loro non sarà come una difficile ricetta da decifrare ma al contrario, una tavola imbandita di piatti diversissimi che riconosce con dimestichezza.
Siamo dell’idea che ai bimbi si debba far conoscere da subito la musica in tutta la sua complessità: tempo di marcia, tempo di valzer, ma anche tempi misti e più inusuali, melodie orientali, danze balcaniche, strumenti tradizionali e chi più ne ha più ne metta. Non è una semplice voglia di incuriosire e far conoscere la musica di tutto il mondo, ma proprio un modo per permettere ai bambini di esplorare tutta la “complessità” musicale e quando parliamo di complessità intendiamo la varietà e le mille sfumature che la musica può offrire. Se nel nostro mondo occidentale esistono (quasi) solo le musiche maggiori o minori, nel resto del mondo c’è tutt’altro. Se da noi possiamo ascoltare prevalentemente ritmi in tempo binario come la marcia o al massimo un tempo ternario come il valzer, beh, sappi che in Africa, o nei vicini balcani ad esempio, i ritmi sono molto diversi dai nostri.
La ricchezza musicale nasce dalle diverse culture, la musica dal mondo è la prima valigia da cui attingere per raccontare ai nostri bimbi il mondo musicale. Se ti va di assaporare questa varietà musicale qui trovi una playlist creata da noi, puoi ascoltarla insieme a tutta la famiglia!
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