Prepararsi.
Il tempo dell’attesa è un tempo per prepararsi. Non è sempre “dolce”, come spesso si dice.
Prepararsi è difficile e complesso perché ti stai preparando a qualcosa che non conosci, che gli altri ti descrivono in mille modi diversi, ma tu e il tuo bambino non siete una categoria tra quelle elencate, perché ogni diade è diversa e unica.
Prepararsi è difficile perché oggi le mamme sono travolte dalle informazioni: dovrebbero fare mille corsi, leggere mille libri, respirare, fare ginnastica e non ci si sente mai abbastanza “brave”.
Hai appena scoperto di essere incinta, hai cercato una cosa (UNA COSA!) su Google e Facebook ti tempesta di pubblicità sui pannolini, su Instagram ecco che arrivano i rimedi contro la nausea.
Ma davvero è questo prepararsi?
Ognuno si prepara a modo suo. C’è chi ha bisogno di leggere, chi di ascoltare, chi di chiedere aiuto, ognuno trova la sua modalità.
Accogliere un bambino non è una cosetta da niente, diciamocelo. Lui si fa spazio nelle tue viscere, riempie la tua pancia, non ti fa dormire, alle volte nemmeno respirare.
La gravidanza è un processo creativo: un essere umano si crea, a poco a poco, settimana dopo settimana, tessuto dopo tessuto, organo dopo organo.
Un processo creativo, quanta potenza: la madre è una dea nella sua creazione, sta in questo processo, nel tempo dell’attesa e crea.
In tutto questo la musica come può aiutarci?
La musica è un processo creativo, come la gravidanza.
La musica è un’arte che si basa sullo scorrere del tempo, come la gravidanza.
La musica sconvolge le emozioni, come la gravidanza.
La musica è un tempo per prepararsi all’accoglienza, ci permette di stare nel qui e ora, di metterci in ascolto. La musica scava in noi, come quel bambino che si fa spazio nella pancia.
Una delle cose difficili della gravidanza, spesso è prendersi il tempo, creare uno spazio, uno spazio dedicato alla donna, nel quale l’elemento sonoro musicale è funzionale al benessere psicofisico della madre, alla relazione che essa può stabilire con il proprio bambino, uno spazio sonoro che accompagna la gravidanza. Esplorare il “musicale” in gravidanza è un’esperienza eterogenea che coinvolge la donna attraverso l’ascolto: l’ascolto di sé, delle proprie emozioni e dei propri vissuti e l’ascolto della relazione con il proprio bambino, una sintonia che cresce e si trasforma.
La madre è una compositrice. Il processo creativo si ritrova anche nell’idea di composizione e quanto è meraviglioso e funzionale il tempo per la composizione e l’invenzione? Quel tempo in cui la mamma intona una nenia che a poco a poco magari acquisisce qualche sillaba o, addirittura, qualche parola. Quel tempo in cui la madre sta nella musica e ne esce una ninna nanna dedicata al suo bambino. Ecco, quel tempo lì è prezioso.
La musica in gravidanza serve a questo, a creare uno spazio, a vivere il processo creativo che la donna vive all’interno, in una dimensione esterna e udibile (la ninna nanna, ad esempio).
La musica è un processo creativo, come la gravidanza.
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