Per prima cosa dobbiamo capire di che musica stiamo parlando. L’ultima canzone di Sanremo? Quel cd che ascoltiamo in macchina da anni? Quella melodia della Mulino Bianco che canticchiamo ogni mattina?
Si, parliamo anche di questo, ma la musica non ha solo questo tipo di ascolto, non significa soltanto sentire la radio o la tv. Il mondo sonoro, che comunemente chiamiamo “musica”, ha un origine primordiale, è fatta di suono e vibrazione. Ogni canzone che noi ascoltiamo è composta da tanti pezzetti di suono e ogni suono è una vibrazione.
Ora facciamo un grande salto e ti chiediamo: cosa sentiremmo se potessimo entrare con un microfono dentro al nostro corpo? Di quale musica si tratterebbe? Forse lo sa solo chi conduce certi esperimenti…
Eppure noi dentro ad un corpo ci siamo già stati: quello della nostra mamma. E se al momento non abbiamo memoria di ciò che abbiamo provato, le nostre azioni ce lo raccontano: culliamo i bambini come se stessero ancora fluttuando all’interno del liquido amniotico, ci piace stare nell’acqua (quasi a tutti), ci ricorda inconsciamente ciò che abbiamo già vissuto, tanto tempo fa.
Ecco allora che la musica diventa un concetto ben più ampio: c’è l’ascolto di una canzone, di un cantante, di uno strumento, ma c’è anche un ascolto più intimo, che è quello del bambino che sta nella pancia della sua mamma e che comunica con la mamma attraverso il suo mondo, quell’ambiente caldo e accogliente fatto di suoni e vibrazioni, fatto di un ascolto che non è solo con le orecchie, ma con tutto il corpo.
Torniamo alla nostra domanda iniziale: Musica in gravidanza, come si fa?
È chiaro che, comunicando con una nuova vita che sta esplorando il mondo dentro dal corpo della sua mamma, sarebbe un peccato limitarci al comune ascolto della musica! Siamo noi ad ascoltare la musica, ma il bambino cosa sente di tutto questo?
Ciò che possiamo confermare è che tra i suoni che il bambino sente, la voce della mamma ha un posto privilegiato, assieme alle sue emozioni e sensazioni. Il bambino è tutt’uno con la mamma.
E se, allora, la musica potesse darci degli strumenti concreti per entrare in relazione con il nostro bambino? Se con la musica riuscissi a conoscere meglio me stessa e il mio corpo? Se la musica potesse essere uno strumento che guida mamma e bambino fino a dopo la nascita? Se la musica potesse essere uno strumento importante da utilizzare in famiglia?
Si, la musica è proprio tutto questo!
Il nostro approccio alla musica in gravidanza è per tutti questi motivi attivo e pratico e, soprattutto, un percorso di gruppo. Nel gruppo si provano esperienze concrete e dinamiche, si conosce, si sperimenta, ci si emoziona e ci si confronta. Nasce un luogo sonoro in cui la musica è il fil rouge delle nostre relazioni: con noi stesse, con la creatura che sta nascendo, con gli altri.
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