Osservare le risposte dei bambini

12 Luglio 2022

 

Una lezione di musica con i piccolissimi è un microcosmo.
Cogliere tutti i comportamenti e le risposte di bimbi piccolissimi è una missione quasi impossibile. Diciamo “quasi” perché un occhio e un orecchio ben allenati, uniti ad una buona dose di empatia, attenzione all’altro, osservazione e ascolto possono aiutarci a fare un buon lavoro. Molto spesso dietro ad un comportamento manifesto “apparentemente insignificante” si nasconde un mondo di risposte!

 

Ogni bambino dimostra la sua attenzione in modi diversi: il movimento, lo sguardo, le risposte vocali: ognuno ha un suo modo per interagire. Uno degli obiettivi che dovrebbe avere un corso di educazione musicale per i piccolissimi è quello di dare più stimoli musicali possibili ai bambini, in modo da permettere loro di costruire un proprio vocabolario musicale. Dare possibilità di ascolto senza pretendere una risposta è una condizione per noi necessaria per costruire una relazione musicale che tiene conto dei bisogni e dei tempi di ciascun bambino.

Smettiamo dunque di aspettarci qualcosa e “limitiamoci” ad aspettare… Resteremo stupiti dalla quantità di risposte che arriveranno: risposte motorie, vocali ed emotive saranno al centro della nostra attenzione.

 

Il movimento, ad esempio, è per il bambino uno strumento fondamentale di scoperta. In particolare quando ascolta la musica si muove spontaneamente come se stesse ascoltando con tutto il corpo. Il bambino, dopo aver imparato a camminare, vuole sperimentare e misurarsi ancor di più con lo spazio attorno a lui e per questo, ad esempio, corre!

Nelle nostre lezioni succede spesso che i bambini inizino a correre attorno al gruppo, e questa attività non viene fermata, ma diventa parte della lezione. A musica i bambini non devono stare fermi, sarebbe una richiesta per loro innaturale! I bambini si devono poter muovere liberamente, il nostro compito è assecondare in maniera efficace questa loro libertà. Non è corretto credere che quando un bambino corre non è attento, nella maggior parte dei casi la corsa è una risposta allo stimolo musicale appena dato: la corsa spesso sottolinea i microbeat del brano che stiamo cantando.

 

Spesso sembra che i bambini, soprattutto se molto piccoli, non prestino attenzione alla musica quando, ad esempio, mostrano uno sguardo fisso e incantato. In realtà questo è uno dei momenti in cui il bambino è più attento alla proposta. Al contrario di quanto si possa pensare è talmente concentrato da non aver attenzione per nient’altro. A volte invece i bambini si allontanano dal gruppo, per trovare un proprio spazio, per esplorare la stanza, perché hanno notato un piccolo particolare degno di attenzione, ma questo non vuol dire che non stiano ascoltando, tutt’altro. I bambini ascoltano attraverso il loro corpo e il movimento e spesso, inaspettatamente, a casa ripropongono frammenti di musica ascoltata a lezione, oppure proprio durante la lezione fanno un vocalizzo che riprende la tonalità che stiamo cantando.

 

Cosa osservare quindi a lezione, in maniera analitica?

  • Le risposte motorie, piccoli movimenti delle braccia, delle gambe, lo spostamento dello sguardo, una corsa, una camminata;

 

  • Le risposte vocali, pianti, risate, urla, piccoli vocalizzi;

 

  • Le risposte emotive, gli sguardi, il respiro, la postura, tutto ciò che è non verbale.

 

Faticoso? Sì, tantissimo! Iniziare a lavorare in questa prospettiva può però svoltare il modo di fare musica e di relazionarsi ai bambini.

 

PraticaMenteMusica

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Siamo Alessia e Cristina e a PraticaMenteMusica incontriamo le persone attraverso il linguaggio musicale. Quando abbiamo creato PraticaMenteMusica, abbiamo pensato ad una scuola diversa dalle altre, uno spazio in cui è possibile evolvere personalmente attraverso la musica. Leggi di più

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