Del binomio musica-emozioni sono stanchi di sentirne parlare anche i muri. O meglio: sono stanchi di sentirne parlare nei termini più noti.
Perché, come se ne parla? ti starai chiedendo. Con ovvietà, superficialità, scarsa consapevolezza e ascolto e, soprattutto, con le “etichette”.
In questo articolo vogliamo darti dei consigli e una risorsa gratuita da scaricare per cercare uno sguardo davvero autentico e consapevole rispetto al rapporto tra musica ed emozioni. Prima di iniziare con i consigli pratici però vogliamo raccontarti un episodio che ci è capitato un paio d’anni fa, in una classe seconda della scuola primaria.
Sulle emozioni non ci sono aspettative
In una mattina di febbraio in classe proponiamo una danza. La musica è un brano molto vivace di origine macedone, in tonalità maggiore, metro binario e un tempo molto veloce. Anche l’orchestrazione è molto ricca e festosa. Proponiamo un ascolto attivo per presentare per la prima volta la musica. Al termine di questa prima esperienza chiediamo ai bambini come è stato per loro l’ascolto del brano. Iniziano: “gioioso”, “era una festa”, “divertente”, “allegro”…. E poi arriva Rjan, un bimbo macedone, in Italia da quando aveva 5 anni che dice “per me è stato triste, perché mi ha ricordato casa mia”.
Brividi.
Quando capiremo che la musica è potente, che può smuovere e aprire vasi di Pandora, anche nei bambini? Quando capiremo che le emozioni che una musica può suscitare sono tutte diverse? Che non c’è giusto e sbagliato? Che le emozioni non vanno suggerite, ma vanno accolte e basta?
Creare un’esperienza davvero autentica
Come fare quindi proposte musicali senza forzature, consapevoli, non banali, che possano andare davvero in profondità senza etichettare le emozioni?
Un primo passo può essere seguire questi consigli:
- Se ascolti un brano con i tuoi bambini prova a non chiedere “ti è piaciuto” ma piuttosto “come ti fa sentire”. Le emozioni non sono una questione estetica… Vivono dentro di noi!
- Proponi le musiche con consapevolezza: non scegliere una musica solo perché ti piace o perché te l’hanno consigliata ad un corso. Prova a farci un lavoro personale, esplorala e sperimentala in tanti modi diversi (ma in prima persona!).
- Ricerca i contrasti per la tua proposta musicale: parti da musiche che hanno forti differenze tra di loro. Spesso non sappiamo dare un nome alle emozioni, ma magari sappiamo dire che sentiamo qualcosa di diverso, di opposto a quello che ascoltiamo.
- Utilizza linguaggi integrati: sfrutta il linguaggio verbale certo, ma anche disegno, scrittura, materiali, strumenti, voce, corpo, movimento… Ognuno ha un canale espressivo più sviluppato di altri e con la musica puoi far emergere anche questo!
Un secondo step può essere quello di utilizzare degli strumenti semplici ma utili per aiutare ciascun bambino a “tirare fuori” le proprie emozioni, senza dover per forza suggerirne una noi, senza indirizzare la risposta, senza pensare che quello che sentiamo noi sia sempre uguale a quello che sentono gli altri. Per questo abbiamo creato le carte delle emozioni, uno strumento alternativo per offrire ai tuoi allievi varietà di musica ed emozioni.
Come usare le carte
Sicuramente con le carte in mano avrai modo di trovare diverse strategie per utilizzarle, noi ti suggeriamo quelle che ci servono di più nel nostro lavoro:
- Puoi utilizzare le carte dopo un ascolto con i tuoi allievi, permettendo loro di sceglierne una adatta a descrivere l’emozione che in quel momento la musica ha fatto emergere in ciascuno di loro.
- Al contrario, puoi suggerire un’emozione pescando una carta e chiedere di ricercare una musica in grado di esprimere quel determinato stato d’animo (con la voce, con uno strumento, cercando una base registrata…).
- Puoi servirti delle carte per fare un lavoro su te stesso e per cercare l’ispirazione: per esempio puoi pescare una carta e cercare delle musiche che secondo te possono esprimere a fondo quell’emozione, partirai da lì per progettare le tue idee.
Allora, ti abbiamo fatto venire voglia di avere queste carte?
Nessun problema, le puoi scaricare e stampare direttamente qua sotto!
Buon lavoro
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