Ti è mai capitato di riproporre nelle tue lezioni un’attività creata da altri scoprendo che non è così adatta al tuo contesto?
Succede spesso ed è naturale perché i contesti sono differenti, hai davanti i tuoi allievi non quelli di altri insegnanti, i tuoi allievi hanno esigenze differenti, la tua modalità di proposta è differente dai colleghi, gli obiettivi che ti poni potrebbero essere diversi.
E quindi come si fa a creare delle proposte autentiche, che aderiscano al contesto e agli obiettivi che decidi di raggiungere con i tuoi gruppi?
Per noi c’è una ricetta semplice ma efficace che ti aiuta a definire meglio il tuo lavoro, ecco le dosi e il procedimento:
- Inserisci in una ciotola tutti gli ingredienti:
100 gr di creatività
Più hai a che fare con materiali diversi più la tua mente elabora soluzioni diverse, strategie e modi differenti per inventare nuove idee. La creatività va allenata: noi ad esempio ogni settimana ci concediamo qualche ora per ripassare o studiare le prossime lezioni e per dare sfogo alla nostra creatività: inventiamo nuove melodie e nuovi testi, nuovi passi di danza, nuove sequenze di body percussion… Ci diamo da fare affinché il nostro spirito creativo non affievolisca e resti sempre allenato.
200 gr di consapevolezza rispetto agli obiettivi che vuoi raggiungere
Ogni attività, ogni passaggio della proposta che tu porti a lezione deve avere un perché. Se un perché non ce l’ha probabilmente c’è un errore a monte, cioè non hai programmato le tue idee pensando al perché le vuoi realizzare. Ogni fascia d’età, ogni gruppo di persone, ogni contesto ha obiettivi differenti.
300 ml di competenza rispetto alle diverse fasce d’età, alle necessità e bisogni dell’allievo e alle competenze e abilità che ogni fase della vita porta con sé
Come diciamo da sempre, una formazione il più possibile a 360° ti aiuta a lavorare bene con la musica. Se il tuo approccio con la musica è pratico e attivo, attraverso il movimento e la voce, non limitarti a cantare e realizzare danze “perchè così si fa”, chiediti sempre se quello che stai proponendo è adatto ai tuoi allievi. In poche parole se, come noi, lo strumento che utilizzi principalmente è il corpo (in movimento, con la voce..) allora dovrai conoscere anche gli aspetti psicomotori correlati alle diverse fasce d’età, dovrai sapere che ruolo ha la voce nella vita delle persone (ad esempio che per un bimbo appena nato è il canale privilegiato per relazionarsi con la mamma, mentre nella fase adolescenziale è uno strumento intimo in trasformazione, o che i bambini della prima infanzia hanno un range vocale che non è illimitato…).
Ragiona sempre su competenze e abilità, musicali e non.
- mescola il tutto dal basso verso l’alto per non smontarne l’efficacia
- inforna a 180°, per sempre
et voilà: i tuoi materiali musicali sono stati creati in modo consapevole e sono tuoi, non sono una copia, sono frutto della tua rielaborazione e sono perfetti così come sono, autentici, pronti per essere “assaggiati e gustati” dai tuoi allievi.
0 commenti